Testo e foto di Paul Pearmain, © TYGA-Performance

Il 1997 è stato un anno particolarmente positivo per Honda nel mondo delle corse motociclistiche. Hanno dominato nelle gare GP, vincendo nuovamente il titolo della 500cc e riconquistando anche il campionato della 250cc. Non solo, sono stati campioni del WSB, vincitori della 8HR di Suzuka, del TT Formula1, del Lightweight TT, della NW200 e della 250 motocross. Penseresti che la loro gamma di bici da strada riflettesse questo successo nelle corse, ma purtroppo non è stato così. La gamma era un po’ scarsa e, forse la cosa più significativa, era la prima volta in 15 anni che la Honda non elencava più una bici sportiva 250 nel proprio catalogo. Come tutti sappiamo, la Honda non è mai stata molto entusiasta della ruota puzzolente, nonostante abbia costruito alcuni dei migliori due tempi sia dentro che fuori pista. In effetti sono stati determinanti nell’ucciderlo.

Nonostante l’avversione della Honda per i due tempi, altri marchi continuarono a sviluppare e lanciare nuovi modelli a due tempi alla fine degli anni ’90. Suzuki aveva il VJ23 e Aprilia l’RS-250, quest’ultimo sarebbe stato addirittura aggiornato nel 1998 e continuerà in questo millennio. Quindi penso che sia divertente riflettere; e se la Honda avesse scelto di competere con Suzuki e Aprilia? Come sarebbe il successore o addirittura il restyling dell’MC28? Ovviamente è impossibile saperlo con certezza, ma noi di TYGA ci chiedevamo se HRC avesse realizzato una versione mini della loro NSR500V GP; una NSR250V per le corse di produzione e omologata per la strada? Ci sembra logico ed ecco la nostra opinione.

La Honda NSR500V è stata presentata come una bici da corsa economica per i team privati ​​della classe regina. Il bicilindrico a V aveva il vantaggio di avere un peso inferiore rispetto ai quattro e si è rivelato molto vincente nel Campionato del mondo. HRC aveva le proprie versioni di sviluppo in fabbrica della 500V con Okada e Ito che le guidavano nel 1996. Nel 1997 fu la volta di un altro talento giapponese, Takuma Aoki, e finì la stagione in un degno 5° posto con i suoi compagni di squadra V4 Repsol che finirono in 1°, 2° e 4° e un’altra Honda V4, suo fratello al 3° posto.